giovedì 25 luglio 2013

Per un italiano Madeira significa vino. Ma un viaggio nell' arcipelago portoghese, a 600 km dalle coste del Marocco, significa scoprire molto di più. Per esempio che Madeira, esotica, dal clima subtropicale e montagnosa, in realtà è un arcipelago di grande interesse naturalistico con la piccola e arida Porto Santo a nord, l' isola madre crocevia sulla rotta verso le Americhe con la capitale Funchal, e appena di fronte il parco marino di Desertas. Ancora a sud, sulla rotta per le isole Canarie, la remota Selvagens, parco marino roccioso esteso poco meno di 10.000 ettari inseriti nella rete Natura 2000, dove è possibile approdare solo con un permesso giornaliero. Su questa rotta oceanica, sin dal 1497 anno della scoperta da parte del navigatore Goncalves Zarco, storie di conquiste, navigazione, commerci, pesca ed agricoltura, si intrecciano da secoli, davanti all' immensità dell' oceano atlantico. Il presente ed il futuro di Madeira sono affidati al turismo, grazie a notevoli investimenti strutturali fatti dal governo ma sopratutto ad un clima clemente quasi tutti i mesi dell' anno. L' umidità dell' oceano crea le condizioni favorevoli per la conservazione di una flora e di un manto boschivo di raro pregio. L' Unesco di recente ha infatti inserito il minuscolo paesino agricolo di Santana e la foresta che lo circonda estesa dai 1300 metri sino al picco piu alto dell' isola, Pico Ruivo ( 1890 m) . Tutta l' area rientra adesso nel progetto riserva della biosfera da salgaguardare per il patrimonio di biodiversità. Ma da anni oramai Madeira si è attrezzata con efficenza all' accoglienza di visitatori da tutto il centro Europa. Il cuore pulsante di Funchal sono la Cattedrale ed il porto con l' efficente marina turistica, tappa sicura per le molte barche a vela che ogni anno fanno rotta verso i Caraibi. Strade ed autostrade in perfette condizioni, collegamenti aerei diretti, traghetto per Porto Santo e visite guidate alla riserva marina rendono il soggiorno facilissomo da organizzare. L' ideale è affittare una macchina e percorrere l' isola da una costa all' altra. Godendosi i panorami mozzafiato sull' oceano, le piscine pubbliche con acqua di mare che si incontrano lungo la costa nord, i campi da golf, sostando nelle antiche quinte, case di campagna ristrutturate per vacanze relax, molte dotate d i centri benessere e Spa. Sino a tutto ottobre è tempo di raccolta dell' uva nei villaggi dell' interno che si vestono a festa. Sulla costa sud vale di certo una visita il villaggio di pescatori di pescespada, Camara de Lobos, località di vacanza di Churcill, con i suoi ordinati cortili fioriti aperti sul porto e le piccole taverne da lupi di mare. Da qui partono decine di pescherecci d' altura che restano fuori in oceano per lunghe settimane,ma il bottino è assicurato. Funchal è una cittadina pulita, vivace e molto interessante. Il centro storico va dalla Cattedrale snodandosi per viuzze lastricate di ciottoli vulcanici neri e bianchi attorno alla piazza del municipio con la splendida chiesa del Collegio. Costruita dai gesuiti a fine 500. Un elegante trottoir che forma geometrie e fiori, puliti con pazienza ogni mattina dalgi addetti comunali. Fiori, aiuole e parchi lasciano davvero di stucco. Un giardino botanico racchiude 200 specie di orchidee. Prendendo la teleferica di fronte al porto si arriva alla chiesa del Monte con il superbo belvedere. La visita del palazzo e dei giardini imperiali svelano che qui visse il re Carlo II d' Inghilterra sposato a Caterina di Braganza. Il parco è di grande bellezza, con specie arboree, cespugli e fiori divisi per sezioni, su di un saliscendi che giunge ai laghetti ed al palazzo coloniale. Inutile cercare di descrivere la bellezza dei trekking di montagna, oltre 50 quelli segnati e ben percorribili su pietra lastricata, adatti a tutte le età, che si inerpicano sui fianchi dei picchi vulcanici ammantati di boschi secolari tra sequoie,mango,abeti di ogni specie, alloro, araucarie e felci arboree. Sotto il fitto delle foreste ed in quota, crescono immense ortensie, azzurri agapantus ed ogni genere di fiori tropicali. Ma un interesse speciale suscita il piccolo ma curatissimo museo del vino ch e porta il marchio della famglia Blandy's in pieno centro città, sull' elegante Avenida Arriaga. Tappa da non perdere. In un edificio coloniale, dove si produceva il dolce Madeira sono raccolti in un percorso storico i documenti e gli attrezzi che testimoniano della vita ed attività imprenditoriale per il trasporto con le navi, della famiglia inglese che dalla fine 800 fece la fortuna dell' isola esportando il vino Madeira dovunque nel mondo. Un marchio che nel 20122 ha compiuto i 200 anni di vita e sopravvive da oltre tre generazioni. I suoli acidi dai 300 metri in sù producono uve che danno un vino secco, semi secco e via via con l' invecchiamento sempre più dolce, tecnicamente definito fortificato. Le uve vengono raccolte come in altre aree del Mediterraneo molto presto, sin da metà agosto. I vitigni erano sei, uno estinto a causa della fillossera. Hanno storicamente prodotto diversi tipi di Madeira. La Malvasia a marchio Blandy, invecchiata in botti di quercia sino a 15 anni è oggi un prodotto molto affermato nei paesi aglo sassoni e nelle Americhe. I vini vintages, ovvero quelli ancora più datati, sono quelli fatti da una singola raccolta e messi ad invecchiare secondo gli antichi sistemi usati dalla casa di produzione, in botti sottotetto senza riscaldamento, ma grazie al clima locale. Un universo da scoprire quello della sotria del Madeira e della famiglia che lo invento', con non poche affinità con il siciliano Marsala legato alla famiglia Florio. Durante la visita alla casa museo è possibile deliziarsi con una completa degudtazione dei differenti blend di Madeira, ed acquistarli in speciali confezioni da trasporto.

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