mercoledì 17 luglio 2013

Cultura e arte

INTRO

Borghi d’ arte e case museo, castelli medievali, tonnare e torri, palazzi storici restaurati e trasformati in  musei, teatri classici dell’antichità e grandi templi dell’opera lirica. Il tour culturale in Sicilia si intreccia con la storia e con gli eventi culturali  sulla scia dei grandi viaggiatori del Grand Tour dell' 800 e trova nuovo impulso grazie a grandi e piccoli tesori che riaprono le porte al pubblico. Itinerari che vanno dai centri storici delle città sino ai piccoli borghi più interni, riscoprendo un paesaggio agrario antico, nei secoli trasformato dal lavoro dell’uomo.  Ovunque si orienti lo sguardo, la meraviglia è assicurata dalla sorprendente varietà di espressioni artistiche legate alla mano operosa di sapienti artigiani  sopravvissute  nell’isola a testimoniare le numerose civiltà che spesso si fusero tra loro creando un grande mosaico: arabo-normanno,federiciano,chiaramontano, barocco, liberty…

 CENTRI STORICI E BORGHI D' ARTE, RIAPRONO PALAZZI E MUSEI

Impossibile elencarli tutti. Il merito va di certo a chi ha saputo valorizzare il patrimonio artistico e culturale, restaurare e rendere fruibile al pubblico l' immenso patrimonio d' arte aprendolo  ai visitatori.  La Val di Noto con il suo paesaggio rurale ed il patrimonio barocco di chiese e palazzi protetti dall'Unesco, resta l' itinerario culturale più caro agli stranieri, attratti sin quì anche dal binomio cibo e vino e dalla bellezza delle coste.

Palermo è un cantiere sempre aperto: i grandi musei in restauro, mentre ne aprono di nuovi, chiese del centro che ritornano al vecchio splendore, palazzi che ospitano eventi d’ arte e concerti. Solo per citare i più famosi: palazzo reale o dei Normanni con i  nuovi percorsi sotterranei ed i giardini, palazzo Chiaramonte  Steri, sede del rettorato catalizzatore di eventi, palazzo Branciforte restauro di Gae Aulenti appena riaperto, palazzo Mirto ripropone le sue collezioni private, il museo Diocesano, nuovo scrigno d' arte sacra con vista sulla cattedrale. I musei storici della città, la galleria di  palazzo Abatellis ed il museo Salinas sono stati completamente ristrutturati ed ampliati. Nuova è  anche la sede del museo internazionale delle Marionette Pasqualino Noto, unico nel suo genere con le collezioni provenienti da tutto il mondo. 
Anche le altre città capoluogo fanno a gara per accogliere gli amanti dell'arte: sono gioielli unici come il  castell'Ursino a Catania, palazzo Bellomo ed il Paolo Orsi  a Siracusa, il  museo Pepoli di Trapani, il museo archeologico della valle dei Templi ad Agrigento, il museo  regionale  di Messina. Nuovi spazi si creano  di anno in anno nell'isola per l' arte contemporanea con  musei dedicati o suggestivi spazi espositivi recuperati. A Catania, nei pressi del complesso delle Ciminere funziona lo spazio culturale ZO per mostre ed incontri d' arte,mentre il palazzo della Cultura del comune etneo organizza altre attività culturali. Il palazzo Belmonte Riso nel cuore della Palermo storica e la nuova Galleria S. Anna ospitano collettive di artisti contemporanei. Fuori porta,  dedicata a Renato Guttuso è la villa museo nella sua Bagheria che raccoglie gran parte della sua produzione. Sempre nel palermitano, nel borgo marinaro di Terrasini, un baglio ottocentesco recuperato, il Palazzo D'Aumale, ospita il museo del carretto siciliano ed altre collezioni  di eminenti studiosi, attività e convegni scientifici.

Non si contano invece i moltissimi musei minori, tra archeologia ed etnoantropologia. A Mozia si attende il rientro del Giovine di Mozia restaurato, il Satiro danzante di Mazara del Vallo è in  mostra nella chiesa di S Egidio,  mentre Erice in inverno crea nuovi itinerari d' arte tra chiese e conventi e la cittadina  di Monreale nota al mondo per mosaici della Cattedrale, riapre il museo Diocesano.
 Sulle Madonie, i borghi e le chiese di epoca medievale racchiudono  tele, sculture e corredi sacri opera di artisti locali di fama. Gangi tra i molti, sembra il borgo montano che meglio ha saputo attrezzarsi per accogliere i turisti. Ma non sono da meno Castelbuono o le Petralie.  Dal mare  sino ai monti Nebrodi, il viaggio passa da Cefalù con il rinnovato museo Mandralisca, la casa del barone Piraino a pochi passi  dalla Cattedrale dedicata a  Ruggero II con i celebri  mosaici ed il chiostro incastonato sotto la rocca. A Montalbano Elicona tra i vicolo si gode del panorama e del profumo  del  mare, a Caronia apre per piccoli gruppi il castello medievale, più in alto S. Marco d’ Alunzio  conserva decine di piccole chiese da visitare. Sul versante etneo, il castello di Bronte nella Ducea di Nelson con la chiesa di S.Maria dell'Ammiraglio, ha riaperto dopo un lungo restauro.

 Sul versante orientale sono nati nuovi spazi culturali, mentre altre strutture migliorano l' offerta e la ricettività.
. Come la casa museo dell'antropologo Antonino Uccello a Palazzolo Acreide, dove è sorto di recente anche un piccolo museo del viaggiatore. A Modica invece si intensificano le attività letterarie itineranti  legate alla figura di Quasimodo, a partire dalla sua casa museo. Stessa attenzione per le suggestioni letterarie che si ritrova in contrada Caos, nell'agrigentino dove è possibile riscoprire i luoghi cari a Pirandello con la casa natale ed il celebre pino proteso nell'azzurro del mare. I luoghi del Gattopardo invece, conducono dai palazzi della  Palermo storica ai luoghi della villeggiatura del principe, S.Margherita Belice e Palma di Montechiaro(AG). Ancora atmosfere d' altri tempi nella villa mueo del poeta Lucio Piccolo di Calanovella a capo d' Orlando. (ME)
Nell’interno  dell'isola, ha riaperto le sue stanze il palazzo Trigona di Piazza Armerina, destinato ad accogliere    reperti della vicina villa romana  del Casale appena restaurata e valorizzata dall'
illuminazione serale.  A pochi minuti d' auto, il piccolo paesino di Aidone ospita nel suo museo civico la celebre  statua venuta da lontano, la Venere di Morgantina insieme alla collezione di argenti di epoca greco-siclula.
 A Enna si ritrova la maestosità dei manieri difensivi nella torre di Federico II  e nel castello di Lombardia, mentre  l’ opulenza dell’oreficeria sacra barocca  si svela nel  museo Alessi di recente riaperto.
Oltre al museo regionale di Caltagirone,(CT) ed al palazzo museo di Santo Stefano di Camastra(ME), anche il piccolo paese di Burgio nella provincia agrigentina ospita, in un convento restaurato,  un nuovo museo  a testimonianza dell’antichissima arte della ceramica nell'isola.


I TEATRI CLASSICI
Un capitolo a parte andrebbe scritto per i teatri siciliani di epoca greca e romana, che in estate ritornano a vivere con spettacoli ed  artisti di alto livello. Il teatro greco di Siracusa apre puntuale  la stagione  a maggio con il suo ciclo di spettacoli classici giunto alla 69° edizione, mentre nel vicino teatro di Palazzolo Acreide si ripete il festival del teatro classico giovanile. A Catania centro in estate è tornato a vivere il teatro romano mentre, tra le pietre del teatro classico di Taormina si va in scena  da giugno con il festival del Cinema per la lunga stagione culturale di TaorminaArte dedicata alla musica  sinfonica ed al balletto.  Il teatro di Tindari, all’interno dell’area archeologica ospita a fine maggio  il festival  classico del Teatro dei due Mari, mentre   il teatro di Morgantina,  cosi come quello di Eraclea Minoa, da poco riaperti, ospitano  spettacoli classici in circuito nell’isola.
I grandi teatri dell’Opera, il Teatro Massimo ed il Politeama a Palermo, il Massimo Bellini a Catania, cosi come il Vittorio Emanuele a Messina ed il Pirandello di Agrigento, per tutto l’ anno propongono  un cartellone  di pregio. E non si contano i piccoli teatri di provincia, da quelli barocchi a quelli di fine ottocento, che  sono tornati a vivere dopo anni di silenzio e degrado:  Cefalù, Milazzo,  Sambuca di Sicilia,  piazza Armerina, Modica, Noto, solo per citarne alcuni.

TORRI, CASTELLI E TONNARE
Torri,castelli e  tonnare,  e  perfino le zolfatare in disuso  nell’interno,  cominciano ad aprire le porte al turismo.  La loro ubicazione è quasi sempre spettacolare,  ed offre  al visitatore panorami mozzafiato. E’ il caso di sicuro del monumentale ex stabilimento o tonnara Florio nell’isola di Favignana, che testimonia come nelle Egadi agli inizi de secolo fiorì la moderna industria del tonno,la più importante del Mediterraneo.
I numerosi castelli restaurati e aperti, risalenti alla dominazione normanna, raccontano la storia forse meglio di un museo. Come il castello di Mussomeli nel nisseno, con la ricostruzione degli ambienti e  fedele negli arredi originali. Erano già fruibili per grandi eventi da alcuni anni il castello di Salemi nel trapanese, il castello Maniace proteso sul mare di Ortigia(SR) e quello restaurato  di Donnafugata nella campagna ragusana, i castelli di Caccamo e di Carini nel palermitano cosi come quelli di Aci e di Adrano in provincia di Catania. La cinta di torri d’ avvistamento che sin dall’epoca normanna e poi ancora con gli spagnoli funzionò da sistema di difesa e di comunicazione lungo le coste, ritrova pian piano il suo splendore, ospitando piccoli musei  ed  in alcuni casi, esclusivi  hotel di lusso a picco sul mare.

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